C’era una volta ed oggi non c’è più

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

A volte invidio il 68 quando con un etto di cultura, riuscivamo a capire con un colpo d’occhio i pidocchi che circolavano per le strade, anche se si nascondevano frettolosamente.

C’era un’idea di mondo nuovo, che riempiva l’aria circostante e ti faceva riconoscere compagni mai visti come se tu li conoscessi da sempre.

Era impossibile negare valori consolidati con una semplice “opinione personale” buttata la come accade oggi, grazie al rigurgito dell’ignoranza che abbiamo digerito e riconosciuto, a volte una genialita’!
La cultura nasceva dalle cose di tutti i giorni ed anche gli stessi ideali erano impregnati di vita vera e non di profezie para-intellettuali .

 

Solo chi cerco’ un indottrinsmento, buono per tutte le stagioni, passo’ ad un estremismo armato, che giocava sporco con i lavoratori per avvalorare carenze mentali strutturali, paraonicamente comode, per autoconvincersi che il male era vivere civilmente in societa’ e non lottare per cambiarne le regole.

La stagione di sangue che ne seguì, ci ha insegnato che tirare troppo lo corda del soddisfacimento delle esigenze del potere, manda allo sbaraglio le colonne pensanti in positivo del Sistema democratico, lasciandole sole ed isolate, mentre il mostro burocratico si arroccava nei propri fortini inespugnabili.

Ed e’ ancora questo mostro, che ha permesso l’ingresso a pieno titolo della mafia e della criminalita’ in genere, nel sistema politico decisionale della nostra Repubblica, che impedisce una sana evoluzione del Paese.

Basti vedere, che niente che non sia politicamente corretto (ovvero comodo per chi detiene le redini del potere) o improntato alla real politike, riesce ad avere il dovuto spazio per essere dibattuto e poi approvato.

Le forze politiche ed i movimenti radicali reazionari, stanno li’ a sostenere un colonnato che impedisca il naturale ricambio di classi dirigenti, politiche, ma soprattutto amministrative.

D’altronde viviamo nell’epoca dove una opinione vale più di una idea e cento opinioni fanno un vuoto politico insormontabile…