Che senso hanno le zone rosse, gialle e arancioni se poi ci si assembra nei mega centri commerciali?

DI MICHELE PIRAS

E verrà un giorno il tempo di spiegare che senso hanno zone rosse, arancioni e gialle, chiusure totali o parziali di piccoli esercizi commerciali, blocco delle scuole superiori, smart working e didattica a distanza, multe salate a chi abbassa la mascherina, anche se all’aria aperta, per fumarsi una sigaretta, sanzioni per coloro che non indossano i dispositivi di protezione individuale in automobile, che senso controlli in stile retata sul rispetto rigoroso degli orari, il coprifuoco.
Che senso ha impedire alle persone di vedere i congiunti o partecipare al loro funerale, impedire balli, musica e concerti.
Che senso ha accanirsi sull’esuberanza dei giovani o sulla distrazione degli anziani.
Che senso ha tutto ciò che stiamo sacrificando, se poi a Roma apre i battenti l’ennesima multinazionale, l’ennesimo mega centro commerciale.
E le scene sono queste.
Centinaia e centinaia di persone in fila per ore, accalcati in spazi sovraffollati.
“È il mercato bellezza, e tu non puoi farci niente!”
Che oscenità…
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*Immagine tratta dal web

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