Che tempo era?

DI TERESA TROPIANO

Era il tempo della lentezza,
quando non esistevano le asciugatrici domestiche, né lavastoviglie, né macchine del caffè.

Ci si alzava presto al mattino, si metteva sul gas la moka e si faceva colazione con le trecce della mamma e il buon latte fresco portato dal lattaio col carretto.
Si accendeva la radio sintonizzandosi sulla stazione preferita e si ascoltavano le canzoni del cuore, dedicandole al proprio innamorato.

La mamma preparava vasconi di bucato e si faceva a gara tra sorelle per andare su in terrazza a stendere i panni. Il sole che accarezzava i capelli tirati indietro con un fazzoletto e quell’aria mattutina, frizzante, fresca, non ancora inquinata come oggi.

L’odore delle chianche polverose scaldate al sole che si percepiva quando colava l’acqua delle lenzuola ed evaporava quel fantastico odore di pulito, di sincerità, di una vita fatta di semplicità.

Dal balcone della vicina si affacciavano le amiche, si chiacchierava e ci si salutava.
Talvolta c’era il ragazzetto che saliva apposta in terrazza con la scusa di fumare, pur di vedere la sua innamorata, mentre stendeva i panni.

Il vento portava quel magico profumo di fresco bucato steso al sole e tanta spensieratezza. Poi si rientrava in casa e ci si organizzava per correre a scuola. Era il tempo della gioventù… dell’impaziente voglia di vivere la vita e scoprirla nelle più piccole cose.

Immagine tratta dal web

 

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