Come Caino e Abele

DI VERONICA BRUNO

La storia si ripete
dai tempi dei tempi…

Noi, figli della stessa Terra
coperti dallo stesso cielo,
eppure ancora oggi
come Caino e Abele.

Riempiamo occhi e labbra
di parole d’amore universale,
ma celando dietro la schiena
un pugnale pronto da scagliare
contro i nostri vicini, nostri fratelli,
per futili motivi che sporcano
di codardia e presunzione
ogni cuore pulsante
non più per battiti di vita,
ma per scoppi di morte.

Campanili resi muti
da boati di nube nera
restano attoniti dinanzi
a cotanta ingiusta crudeltà
mentre la paura dilaga
e gente lontana dal frastuono
non si sdegna e si imprigiona
tra sbarre di omertà e indifferenza.

Sguardi fissi su schermi che urlano
l’orrore appena nato da un padre
che ha covato intrighi e tradimenti
per vorace e smodata ingordigia
verso paesi interi, suoi parenti.

Mentre c’è chi conta le stelle
e chi si copre il viso con mascherine,
nel luogo a noi vicino,
c’è chi conta bombe, feriti e morti
e i visi sono travestiti da elmetti
non certo sorridenti ma
con l’odio tra i denti.

Però i tempi possono cambiare…
che il passato fatto solo
di guerre e assassinii rimanga tale…
che il presente si illumini di sole e stelle…
che il futuro non veda cicatrici sulla pelle,
bensì mani strette ad altre
in un girotondo che abbracci
armoniosamente l’intero mondo.

Immagine tratta dal web

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