Dove son finite le paure ⋆ lo scrigno di pandora

DI GRAZIELLA DE CHIARA

Sono finite in mare le paure
vanno come zavorra e tornano su a navigare
sepolte a volte, poi sciolte
o mezze masticate nella notte. . .

Tirano su il berretto a mostrare gli occhi
quando si scoprono più nere ancora
e le paure fottute che non dormono mai nude,
viaggiano a velocità come saette

incandescenti e doloranti si conficcano e trafiggono.

Come le toppe ai jeans che non si portano più
piano con la voce, un filo si è appena spezzato fra le corde,
raucedine nei pensieri della sorte
che manca al capo alto e forte.

Come forte è la musica che vorrei ascoltare
quando sola giro e rigiro la ferita fissa nel cuore.
Stordir ti voglio nuova vita
che sia l’alba o il tramontare d’un riflesso

ho già deciso chi non sono adesso.

Niente sono, niente più sono
nel riverbero d’un gesto antico
scorre incessante quel tuo scarno sorriso
eppure, era un sorso di giorno e languido illuminava la notte.