Ecco cosa farai…

DI MARIAESTER GRAZIANO

Ecco cosa farai. Immagina che i pensieri, i tuoi pensieri più costanti intendo, quello che ti svegliano la mattina e intralciano l’ora precisa nei sogni con la scusa della minzione notturna, abbiano costruito negli anni nella materia molle della nostra prima meraviglia un avvallamento più o meno capiente che tu utilizzerai come ciotola.

Il distratto la metterà come svuota tasche proprio sulla credenza dell’ ingresso. Ci metterà un disagio tra la cucina e la porta di uscita.
Questo è il generoso. Nella sua ciotola, guardate bene, c’è un seme e, se è abbastanza sognatore, crederà di sfamarci il mondo intero prima o poi.

Quello che vedete con la ciotola nella mano destra tesa vi sta chiedendo un’opinione su di lui da mettere dentro e voi, se siete di buon umore, avrete da dare una barzelletta. Viceversa, nella ciotola, la sera, troverà un insulto bello e buono per avervi fatto perdere tempo. Lui con la mano tesa è l’insicuro.

Lì c’è l’artista che ne decora l’esterno e lì il genio che la strofina contro il mondo per fare una scintilla. Il nervoso baffuto ci sta fumando dentro sigarette svelte e forti e qualcuno prenderà le sue ceneri per pulire una macchina di sangue. C’è l’indifferente, il pratico, il tirchio, il giusto e l’ accidioso.

Questi ultimi due, che vi dirò ora, sono il saggio e il meditativo. Il saggio avrà fatto semplicemente una cupola dei suoi pensieri e nulla che sia un po’ di polvere può mettersi nei suoi vuoti. I pensieri dei meditativi li puoi scambiare per souvenir, odiate bomboniere oppure per un pestaqualcosa recuperato nel baule delle nonne e lasciato poltrire sulla mensola del camino.

Stanno lì con un’impermanenza giallognola e laterale ma hanno visto tutto e scavalcato generazioni.
Ecco il prossimo è proprio l’ultimo. Quello che fa a meno della ciotola, dell’ombelico esistenziale dei pensieri e, semplicemente, si innamora. Fa Dio.
Siamo stati tutti questi pensieri e di tutti abbiamo avuto bisogno. Nessuno escluso, giusto, sbagliato.

E tutti, a un certo punto, hanno dovuto svuotare il colmo ed è finito in un posto ben capiente del proprio condominio emotivo.
Polvere e filtri di sigarette e pupille di vetro e chiavi e soldi e ceneri e biglietti, tutti nella mansarda cerebrale o nella cantina viscerale.
Dipende molto da ciò che avrai messo dentro.

Ecco cosa puoi fare per oggi. Disegnare una piccola ciotola sul post-it giallo dei tuoi appunti e metterlo bene in vista come memento per essere, se non un genio o Dio, almeno un buon innamorato di qualcosa.

O ancora meno, magari, un discreto e decisivo raccoglitore di chiavi o un souvenir o un fumatore senza paura. Ma una cosa è importante. Una lo è davvero. Procurati una buona barzelletta.

Immagine tratta dal web

 

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