Mi nascondevo
dietro una maschera di cera
qualsiasi essa fosse
gioia, allegria, purché
non trapelassero mai
la mia tristezza e
la mia malinconia.
Con maestria trasformavo
lacrime in sorrisi,
amarezza in gentilezza.
Con abilità il dolore
si fece, però, spazio
nel mio cuore
e spegnendolo
svelò la magia
riportando la pioggia
sul viso mio.
Affanni strazianti
passi strascicanti
vissuti dall’anima mia
li conosco solo io.
Ma un barlume,
in cerca di me, c’era
e trovatomi
con un fil di voce
ha riacceso il cuor mio
donandogli
non più una effimera magia,
ma una favola
che oggi
è la vita mia.
Immagine tratta da Pixabay
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