Gina, quella “strana”

DI MARA LIMONTA

Venerdì giorno di mercato, Gina era contenta nonostante il gelo di Milano, un livido gennaio, di gente fredda che va in fretta, saluta e passa, scaccia sassi di sensibilita’, stasi di sentimenti indifferenti, ma Gina è felice, ancora.

Scende con cautela i gradini della sua antica casa di ringhiera all’ ultimo piano, con il suo amico carrello della spesa con i bottoni colorati cuciti addosso, così si vedono meno le tante toppe, Gina non si ricorda quando, dove l’ha preso, ma era bellissimo, come era bello Mario, suo marito ai tempi che furono, mano nella mano, tutta una vita insieme e dolci memorie.

E niente, un tumore e Mario non c’è più, rimangono due stanze pulite e vuote e nessuno a cui parlare, cambiate le persone, stravolti i punti di riferimento , sola, sempre.

Così è allegra Gina, canta sottovoce ( Gina quella strana, dicevano, Gina con gli anni che danzano fragili, lievi), guarda le bancarelle, non prende niente o quasi ma sente il suo cuore pulsare, il suo mondo è tutto lì fino al prossimo venerdì e domani, domani, chissà…

©® Copyright foto di Mara Limonta

😘

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