Gli italiani preferiscono lo shopping online

DI FRANCESCO FRAVOLINI

Il Coronavirus cambia la modalità dei consumi della popolazione che si abitua con facilità a scegliere i propri prodotti online.

C’è un nuovo modo di usare la potenzialità della tecnologia valorizzando di conseguenza l’importanza del digitale.

Gli italiani preferiscono usare il canale online per gli acquisti. Questo trend è destinato a salire velocemente, promuovendo un approccio ibrido che premia la multicanalità.

Conviene ricordare che il nuovo approccio culturale è la diretta conseguenza del cambiamento sociale dovuto al Coronavirus, il quale ha obbligato la popolazione a usare la tecnologia durante il lockdown.

A evidenziare questa tendenza sono i dati raccolti dall’Osservatorio The World After Lockdown Nomisma-Crif. «Nel 2020 sette italiani su dieci – si legge nel Rapporto – hanno ordinato piatti pronti da ristoranti/pizzerie/altri locali per l’asporto oppure con consegna a domicilio.

Il 28 percento degli italiani ha ordinato tramite piattaforme di consegne (Deliveroo, JustEat, Glovo) e il 12 percento ha usato direttamente il website oppure una APP del pubblico esercizio o addirittura ha prenotato tramite social, whatsapp, telefono.

Il grado di apprezzamento per i servizi online del non-food è in generale molto elevato, con diverse sfumature in base ai siti utilizzati.

In particolare, l’83 percento degli utenti si ritiene soddisfatto del servizio offerto dalle piattaforme generaliste: i clienti di questo canale premiano l’ampiezza degli assortimenti e la condizione/integrità dei prodotti (la quota di chi apprezza questi aspetti sale rispettivamente all’87 percento e all’84 percento).

Tra chi acquista non food tramite negozi plurimarca specializzati nella vendita online di una particolare categoria di prodotto, il grado di apprezzamento è del 75 percento, mentre la percentuale di utenti soddisfatti degli shop online monomarca è pari al 64 percento.

In quest’ultimo caso, l’aspetto che i consumatori gradiscono di più è la chiarezza e la comprensibilità del sito (68 percento)».

Il Digital nel Meal Delivery

Coprifuoco per bar e ristoranti: le ultime restrizioni volute dal Governo italiano per contrastare il diffondersi del Coronavirus rappresentano un possibile impulso al meal delivery e all’asporto – unici servizi consentiti dopo le 18 in alcune città – consolidando un trend già affermato negli ultimi mesi e contribuendo alla crescita degli ordini effettuati tramite piattaforme online e siti dei ristoranti.

«Nel 2020 il giro d’affari del meal delivery in Italia ha raggiunto i 706 milioni di euro con un incremento del 19 percento rispetto al 2019 (Fonte: Rapporto Coop 2020) e una crescita del ruolo del digitale: circa il 25 percento dell’intero settore del cibo a domicilio è trainato dagli ordini online contro il 18 percento del 2019 (Fonte: Just Eat).

Nel 2020 il meal delivery ha quasi quintuplicato le vendite rispetto al 2016 (Fonte: Rapporto Coop 2020) e la consumer base è destinata ad aumentare: è dell’82 percento la quota di italiani che prevede di utilizzare i servizi di food delivery e take away nel 2021.

Un ultimo dato che testimonia la tendenza al rialzo del ”nuovo fuori casa” è quello che vede il 46 percento dei consumatori sfruttare ancor di più i canali digital per ordinare o prenotare cibo: il 36 percento prevede di farlo tramite siti/app di consegne e il 19 percento tramite i canali online di ristoranti, pizzerie, bar».

https://www.comunicatistampa.org/home/news_description/439/Gli-italiani-preferiscono-lo-shopping-online

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