Guerra in Ucraina: è crisi umanitaria per quattro milioni di persone

di Giulia Avataneo

Dal confine polacco arrivano immagini drammatiche del flusso senza sosta di rifugiati dall’Ucraina.
La Polonia è la principale destinazione per chi fugge dalla guerra. Donne, bambini e anziani lasciano il paese con poco più dei vestiti addosso, fuggendo dalle bombe dell’esercito russo.

Sono più di 660 mila, secondo l’Onu, quelli partiti finora. Ci sono anche migranti africani che hanno lamentato discriminazione da parte delle autorità polacche, che però negano: “Accolti profughi di 125 nazionalità diverse. Per noi sono tutti uguali”.

Fronte rumeno

Duecento chilometri più a sud si incontra l’esodo in direzione Romania.
“Le bombe cadono ogni giorno – è il drammatico racconto di una studentessa appena arrivata in salvo – I trasporti si fermano, il cibo sparisce dai supermercati, nei bancomat mancano i soldi. La gente vuole scappare dalle città, ma ogni treno è pieno come se fosse l’ultimo a partire quel giorno. Tutti si accalcano”.

Decine di migliaia di persone sono fuggite in Romania o in Moldavia, il paese più povero d’Europa, che comunque ha spalancato le sue porte. La Slovacchia è un’altra destinazione per chi è in fuga dalla guerra. Ogni treno in arrivo a Ostrava trasporta almeno 400 persone, soprattutto donne e bambini.
“Partiti nel cuore della notte”

Intanto si attrezzano anche i Paesi di seconda destinazione. Dopo tre giorni di viaggio, Vitalii è arrivato con la famiglia a Chalon-Sur-Saône, in Francia: “Siamo partiti in pigiama a notte fonda – racconta turbato – ma era pieno di auto in ogni direzione. Un vicino, un soldato, mi ha detto ‘è così la guerra’. Ormai le bombe cadevano ovunque in Ucraina.

L’esodo dall’Ucraina è appena iniziato, e secondo l’Onu la crisi umanitaria può coinvolgere fino a 4 milioni di persone. Serve un miliardo e mezzo di euro per predisporre accoglienza e aiuti. (FONTE: Euronews)

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