Ho incontrato un angelo

DI SILVANA PINTO

Me ne stavo lì seduta sul sedile del bus in preda ad una “botta di calore” che solo una donna che è in menopausa come me può capire… ad un tratto una donna con un viso dolcissimo e degli occhi verdi profondi e incantevoli mi si siede di fronte… mi chiede se ho una caldana ed io sorridendo le rispondo di sì…

Lei mi sorride e cominciamo a parlare così, come due amiche che si conoscono da una vita. Io sento l’irrefrenabile impulso di raccontarle la mia vita, mi meraviglio di me stessa perché non sono facile ad aprirmi. Le racconto del mio matrimonio fallito, del mio non essere diventata madre, le chiedo “e tu sei sposata?” lei mi risponde di no e poi gira il viso verso il finestrino ma io la guardo e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime…

“però ho una bimba di 9 anni” mi dice e io le chiedo “lei sta bene?” “Sì” mi risponde lei, ma questa volta quelle lacrime non le nasconde, me le fa vedere, sembrano due cristalli di ghiaccio che si staccano da un iceberg…
Ci guardiamo in silenzio, ci raccontiamo il nostro dolore, senza parlare, entrando l’una nell’anima dell’altra, semplicemente.

Le dico che sono una scrittrice e le racconto che mi sono salvata la vita così, scrivendo… lei sente l’amore che ho dentro per la mia nuova vita e sorride, i suoi occhi si illuminano come due stelle e mi chiede dove può comprare il mio romanzo. Mi guarda continuamente e mi dice “come sei bella, sei bellissima, sembri un angelo…”

Arrivo alla mia fermata, non avrei voluto scendere, avrei voluto continuare a parlare con lei fino al Vaticano, sì perché lei è lì che deve andare…
Sto per alzarmi dal sedile “sono stata felicissima di conoscerti, e ti auguro di cuore tutto il bene di questo mondo” le dico emozionata, lei mi abbraccia, sento una sensazione di benessere e serenità che non so descrivere a parole, già perché a volte trovare le parole è difficile, soprattutto quando senti che un incontro non è un semplice scambio di convenevoli ma un tocco di un angelo…

Scendo dal bus e piango, sono emozionata, confusa, stordita, ho i brividi addosso e mi sento sospesa in aria…
Cammino e penso alle sue parole “che bella che sei, sembri un angelo” e no, io non sono un angelo, ma tu sì… non so perché ti sia presentata davanti alla mia anima, ma sono sicura che ci sarà un motivo, perché c’è sempre un motivo dietro ad ogni cosa, dietro ad una lacrima, dietro ad un sorriso, dietro ad un paio d’ali che non si vedono ma che ti senti addosso quella tenera carezza di una piuma…

Grazie Margherita… grazie per questo breve ma intenso incontro che mi porterò dentro per tutta la vita…

Immagine tratta dal web

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