Il fenomeno della “donna bambina”

DI SILVANA PINTO

Ultimamente la mia attenzione si è soffermata su un fenomeno a mio parere aberrante: la donna bambina.
La prima volta che ho visto ciò che mi accingo a descrivere, pensavo fosse un caso isolato, ma ho scoperto, con mio grande rammarico, che non lo è affatto, vengo e mi spiego.

Sui social spopolano ragazzine di circa 13 anni che si atteggiano a “femme fatale”, ti spiegano come devi truccarti, come devi struccarti, spalmando sul loro viso fresco e giovane, creme, copri occhiaie, strati di fondotinta, cipria, blush, terre e illuminanti come se ne avessero bisogno. Non solo, in più si atteggiano a ballerine sensuali ancheggiando e ammiccando…

Per cacciare dalla mente l’idea che forse io stia esagerando, leggo i commenti e la domanda che impera è : “ma quanti anni hai?” “Ma sei così giovane e sembri mia madre” “vai a giocare con le bambole”, già… ma le bambole sono loro e credo sinceramente che non sappiano nemmeno come si giochi con le bambole.
La cosa che rattrista è che le loro madri spesso fanno i video insieme a loro, dunque approvano.

Ora, io non vorrei sembrare gretta, antica o bigotta, ma credo che questo non sia il modo più giusto per diventare grandi, poiché si bypassa la fase di preparazione allo status di adulto. Queste fasi sono processi evolutivi di preparazione, step by step,essenziali per la giusta ed equilibrata crescita. Non è pensabile passare dal biberon al rossetto, scusate ma il paragone calza a pennello.

Anche io sono stata una ragazzina che amava i trucchi, ma il rossetto lo mettevo solo a casa per giocare e sotto sorveglianza di mia madre. Si aspettava il momento, il giusto tempo, perché c’era un tempo per ogni cosa, quello che ormai i social media hanno abbattuto con tacito consenso dei genitori.
Ma cosa succede a livello psicologico ? Quali possono essere le conseguenze?

Queste mamme così emancipate e permissive si fermano mai a pensare che queste tappe bruciate possono influire negativamente sulla crescita delle loro figlie?Questo insano permissivismo è ovvio che fa credere alla figlia che sia tutto lecito e giusto, come indossare tacchi a spillo a 13 anni.

I social media possono indurre le bambine a non amare il proprio corpo e sono continuamente esposte a contenuti a tema “beauty” online. Quindi occorre parlare loro dell’algoritmo, di come funziona, e degli standard di bellezza che sono inarrivabili per chiunque.

L’infanzia dovrebbe essere un momento di gioia e libertà ma sempre prima i bambini imparano da noi adulti i pregiudizi sull’aspetto esteriore, da noi e dai media che consumano, dal modo in cui si parla del corpo a scuola e dal modo in cui senza riflettere parliamo e trattiamo il nostro corpo e il nostro volto in loro presenza.

La perfezione a tutti i costi ha un costo molto salato poiché pregiudica la corretta crescita di una bimba che in pochi passi diventa donna, portando uno squilibrio psico-fisico che con gli anni porterà amare conseguenze.

«Ci si può divertire truccandosi, ma solo finché il trucco rimane un gioco e non una skin care routine…quindi bambina, non anticipare i tempi, perché credimi, non ne hai bisogno»

Immagine tratta dal web

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