Impariamo a riconoscere le vite, tutte!

DI OTELLO AURELIO VALENTINI

Non è semplice.
La nostra cultura ci ha lavato il cervello come per tante altre cose.
Quindi vediamo cani e gatti e diventiamo teneri e protettivi ed inorridiamo pensando che in altre culture sempre lavandaie di menti vengono tranquillamente macellati.

Dovremmo tentare un approccio euristico e cercare una via che è quella di invertire i pensieri ed ampliare le coscienze.
Due informazioni possono aiutarci a farlo.
La carne di cui ci nutriamo,’ tutta quanta, non è altro che il risultato della macellazione di cuccioli.

In una natura libera gli animali dei quali ci cibiamo sarebbero ancora dentro la soglia del completo svezzamento.
La seconda riguarda le madri.
Le mucche sono tra le più emotivamente sensibili al distacco filiale.

Quando le viene tolto il vitello lo cercano per giorni e giorni e la perdita le devasta.
Sapiens sapiens.
Uno dei più grandi segnali di evoluzione della donnumanita’ sarà quando le vite degli animali saranno sacre.

Sono certo che la radice delle guerre tra popoli nasca proprio da lì e verrà estirpata nello stesso luogo.
Il riconoscimento del valore delle vite.
Di tutte.

Immagine tratta dal web

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