In centro

DI FRANCESCO ITALIANO

In questi giorni cosi’ difficili e a volte di clausura per la situazione che stiamo vivendo dal nefasto 2020, mi e’ venuta sottomano una foto scattata da me durante una mostra collettiva a cui stavo partecipando qualche anno fa e mi sono ritrovato a pensare che io sono nato a circa 200 metri linea d’aria da quel punto della via.

Per chi conosce Torino sa che siamo in una delle vie tra le più suggestive del centro storico completamente costruita con edifici con i portici che conduce ai murazzi del Po in fondo alla foto Piazza Vittorio che in quegli anni ospitava un immenso luna park nel periodo del Carnevale e dalla mia finestra vedevo le sfilate dei carri allegorici e tutta via Po era arricchita dai profumi delle bancarelle di torroni , zucchero filato ed altre leccornie tipiche di quel periodo.

Dalla parte opposta si arriva a Piazza Castello vero centro ideale della citta’. Sono nato in casa, al tempo si usava ancora cosi’, lì davanti a Palazzo Carignano quando ancora di fronte a questo emblema di Torino barocca.

Dal mio balcone vedevo un’altro enorme Palazzo completamente devastato dalla guerra di cui era rimasta solo parte della facciata messa in sicurezza e dentro la superficie interna sempre a carnevale nasceva con tubi e ancora a quell’epoca lastre di eterni la famosa fiera gastronomica detta dei” vini” poi dopo tanti anni questo spazio divenne biblioteca comunale.

A un centinaio di metri dalla macchina in primo piano si erge nella prima via trasversale in modo imponente la Mole Antonelliana. Un giorno del Marzo 1953 mentre ero in giro con mia madre , avevo appena 3 anni circa, sento ancora nel ricordare, il calore della sua mano   che mi tirava a se’ dicendo : ”presto presto , arriva il temporale…” e fu’ cosi’, il vento di un nubifragio ne spezzo’ in due la lunga guglia e ci vollero anni per ricostruirla.

A destra sempre ad un centinaio di metri via accademia Albertina sede del liceo artistico e dell’omonima Accademia d’arte in cui ho vissuto alcuni dei pochi ma piu’ bei momenti della mia vita rimasti unici e indimenticabili bei ricordi.

La sede poi fu purtroppo spostata dopo due anni verso la periferia. Tutto questo per dire che questo piccolo quadro fatto di getto molto velocemente osservando la mia foto senza pretendere risultati di perfezione grafica e stilistica mi ha fatto in un paio di ore rivivere tutta la mia vita costellata come quella della maggior parte di noi da piccole gioie e tanti dolori, difficolta’ da superare, malanni, errori, avvenimenti esterni della storia che ci lasciano comunque il segno, plasmando il nostro cammino e la nostra anima.

Montagne da scalare con il fiato corto, situazioni paradossali da superare materiali e psicologiche e contingenze imprevedibili. Così come oggi ci accade di fronte ad avvenimenti tanto cruenti e disumani rimaniamo attoniti, impotenti e pieni di ansia e rabbia di fronte alle guerre e alla morte che sempre piu’ ci lambisce da vicino…anche se alla fine tutto passa, ed e’ questa l’unica certezza che ci accomuna, oltre ogni stupidita’umana tanto vituperata dai geni e filosofi occorre saper accettare questa dura realta’. E non è per tutti così facile.

©® Copyright, Opera artistica di Francesco Italiano- Titolo “In centro”. olio pennello e spatola su tavola 37 x 40

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