Irmgard Keun, “Dopo mezzanotte”

DI MARIO MESSINA

Descrivere un clima politico senza far politica. Fare storia senza scrivere un saggio.

È questo quello che, con un linguaggio estremamente piacevole ed intenso, questo libro riesce a regalarci.
Merito di una voce fuori campo.

Apparentemente svampita ma lucida abbastanza da descrivere una grande ubriacatura. Non quella dei singoli ma quella di un popolo. Quello tedesco degli anni Trenta.
Le scene descritte si svolgono quasi tutte in locali alla moda dove l’alcol scorre a fiumi.

Perché quello tedesco è un popolo nazista ma sa esserlo con classe pure quando si ubriaca. E quando non ci pensa il boccale a dare ebbrezza arrivano in soccorso la radio o la tv di propaganda.

Alla ricerca perenne di un nemico o di uno che vi assomigli. In una spirale da cui però nessuno riesce a uscire immune.

Immagine tratta dal web

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