La struttura affettiva

DI PINA COLITTA

Spesso mi cimento a fare riflessioni sull’affettività.

Sì, perché di anaffettività è pieno il mondo, ne è pieno il nostro microcosmo, piccolissimo, fatto di persone a noi vicine, familiari, amici, conoscenti. L’affettività è contagiosa e si costruisce con un sorriso, un ascolto attento, un’attenzione, una condivisione di partecipazione al nostro vissuto, sia gioioso sia triste.

Si costruisce nella trasparenza delle relazioni, nel raccontarsi senza “nascondersi dietro un dito” come, purtroppo, sempre più spesso noto anche tra le persone più care.

Ecco il motivo per cui io spesso sottolineo l’importanza di educare all’affettività.

Educare all’affettività è infatti quel percorso socio-educativo,necessario, che dovrebbe essere garante della “non violenza emotiva” nelle relazioni…

Sì, perché di violenza si tratta quando le relazioni si vivono con la delusione di un comportamento che non ti aspetti, da chi poi, credi tu sia importante nella sua vita.

Siamo alle solite e, soprattutto come docente di lettere, non potevo non includere in quanto sto per descrive qualcosa che ha a che fare con la costruzione di un’identità culturale, raccontata dai nostri amati scrittori, che la nostra letteratura e filosofia annovera quali portatori sani di riflessione e coscienza.

Intanto partiamo da un concetto fondamentale, legato sempre all’affettività’ “ciò’ che non si possiede ne’ si conosce, non si può dare ne’ insegnare ad altri” lo ha detto il grande Platone,
espressione che prendo in prestito per accompagnarvi ad una riflessione veritiera: l’affettività è un percorso educativo per la quale tante “agenzie educative” sono preposte, la famiglia, la scuola,
la società; eppure se questo percorso è stato inadeguato, l’affettività purtroppo non esiste in un individuo…

Diciamo pure che “l’essere buono” esiste perché esiste “l’essere felice”; in pratica solo l’uomo felice è per forza buono ed elargisce affetto.
Altra convinzione platoniana per guidarci verso un’altra amara verità: l’anaffettività nasce da una situazione dolorosa e di infelicità!
“Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente, fa’ bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.

Prendi la speranza e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.”

Gandhi

Immagine tratta dal web

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