Un altro anno se ne va…
e alla mia età ripenso alla vita
di ideali inappagati
di aspettative mancate
di menzogne ripetute
di delusioni a raffica ma…
tra labirinti di ragnatele
come “in una selva oscura”
io continuo (pur zoppicando)
a scalare il monte del destino
abbandonando la verde valle
dove risuona un’eco lontana
del primordiale Eden.
Finisce questo anno gravato
da toccanti avvenimenti…
e quando l’inverno si accanisce
il gelo quasi sgretola le ossa
ferendo il cuore carico di rimpianti.
La sfortuna spesso mi segue
e mi ritrovo al buio di un tunnel
ma so che presto rivedrò la luce.
Penso positivo come indomito
gabbiano che si esibisce in libertà
in avvincenti voli a pelo d’acqua
nell’ottimismo che vince il dolore.
Perso nel buio mi rasserenano
i ricordi della mia infanzia
spensierata con mio padre
in campagna tra serre e orti
o in bicicletta in riva al mare
e io seduto sulla “canna”
felice, con i capelli al vento!
Ma oggi po’ soffro la tua assenza
e mi ritrovo in questa stagione
orfana di sole e carica di silenzi.
Immagine tratta dal web
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