L’arcobaleno dentro di noi

DI HORION ENKY

Quante volte ho graffiato i vetri di quella finestra
che mi chiudeva nella mia disperata solitudine,
non avendo il coraggio di frantumarli, solo per il timore di farmi male,
così mi ritrovavo a rimaner prigioniero
e a guardare le mie lacrime scivolarci sopra.

Le rincorrevo con lo sguardo,
alitandoci contro, con tutta la disperazione che mi pervadeva;
oltre, vedevo la libertà,
ma essa si velava tra le mille paure e ansie
per non correre fuori, dove tutto può far paura,
perché la diversità si nutre di prigionia,
ingabbia il cuore in corpi che non sanno muoversi autonomamente.

Così, da me, non s’allontanano i miei sogni,
restano a farmi compagnia insieme ai fantasmi del mio respiro affaticato,
grondanti di sgraziati passi che non farò mai,
non avendo ali per volare e muscoli che mi reggano,
per correre oltre quel vetro e assaporare la libertà
di vivere, rincorrendo gli aironi e volando con essi nel cielo,
per donare alle nuvole le lacrime che ho raccolto in questa vita,
facendo in modo che esse le tramutino in pioggia
e, nel cadere al suolo, il sole gli dia i colori dell’arcobaleno.

Immagine tratta dal web

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