Le favole finiscono in autunno

DI MARIAESTER GRAZIANO

La spiaggia di settembre.
Lì è ancora la rovina recente di un castello e un principe ha lasciato un suo lamento nell’estrema conchiglia sulla torre.
Se appoggi l’orecchio senti ancora un fondo di piatti rotti e il tonfo di nocche sulla guancia di lei. Potresti pensare che sia solo lo scroscio impaziente dell’onda quel ciaf ciaf di pelle contro pelle.
Una cenerentola lo ha lasciato solo nell’occhio plumbeo di una finestrella, piccola come una pallottola al torace.
Va a vedere se è vero che Dio ha lasciato orme almeno sull’ acqua.
Le favole finiscono in autunno quando l’eco dei Pinocchi si possono sentire chiaramente nelle pance delle balene, dal fondo di morsi e gastriti.
E tra quelli ci sarà sempre chi dirà il Ti amo Ti giuro per l’ultima volta.
Le belle addormentate, con le foto di pancioni sulle spiagge di settembre, non aprono più gli occhi coi baci.
Le Arianna tradite dal rosso, tagliano il filo.
Le Penelopi hanno smesso di credere alla coda felice di Argo.
(Settantanovesimo femminicidio 2023, Marisa Leo 39 anni)

Immagine tratta da Pixabay

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