Libri. La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini. Romanzo storico, Premio Campiello 1990

di Antonella Trocini

Titolo: La lunga vita di Marianna Ucrìa
Autore: Dacia Maraini

La Sicilia nella prima metà del Settecento. Una grande famiglia palermitana la cui storia è scandita dal susseguirsi di matrimoni, parti, cene, balli e tanto altro.

Premio Campiello del 1990, “La lunga vita di Marianna Ucrìa” è un romanzo storico che ruota intorno a due protagoniste: Marianna Ucrìa e Palermo in special modo la vallata di Bagheria con le sue maestose dimore in stile barocco.

Conosciamo Marianna ancora bambina, molto legata al padre e con una mamma pigra, mentre assiste alla pubblica impiccagione di un ragazzino nella piazza antistante al palazzo Steri. Marianna è stata portata ad assistere al macabro spettacolo che è festa di piazza irrorata di zammù e arricchita da ‘pani câ meusa’ nel vano tentativo di procurarle uno spavento tale da poterle restituire la parola. Lei è infatti “mutola” ma non dalla nascita, c’è stato qualcosa nella sua infanzia, che l’ha resa tale.

Tutta la narrazione è basata sui pensieri di Marianna che legge la realtà circostante aguzzando gli altri sensi, essendo sordomuta. Ben presto, a soli tredici anni, Marianna, viene data in sposa allo zio, con il fratello del padre. Costretta a una vita matrimoniale caratterizzata dal sopruso sessuale, dai ripetuti parti in cerca dell’erede maschio, dai lutti causati dalle pessime condizioni sanitarie.

Unica possibilità di vita arriva dalla lettura, dalla conoscenza.

Andando avanti con la lettura mi viene in mente una rappresentazione teatrale. Ogni capitolo si apre al centro di una scena.

Il lettore è immediatamente colpito dall’intensità emotiva delle descrizioni, dai sentimenti, dalle impressioni di una Marianna bambina, figlia, donna, madre, moglie.
Dacia Maraini scrive un romanzo che possiede l’oggettività di una pagina da manuale di storia senza però avere la pretesa dell’insegnamento.

Grazie ad una precisa accuratezza nei dettagli, disegna i paesaggi e gli interni attraverso un quadro perfetto tanto che il lettore riesce a rivedere tutto con i propri occhi.
La penna dell’autrice si poggia sui dettagli culinari, sulle ricette, sui rimedi, sugli abiti, sulle abitudini della gente nobile e povera della Sicilia della prima metà del 1700.
Vi è una sorta di omertà familiare, non si deve dire, non si deve sapere … ma cosa? Un segreto?
Il silenzio di Marianna lascia spazio alla voce del suo cuore e della sua mente …
È proprio una lunga vita quella di Marianna. Tutta da scoprire …

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