L’importanza dell’amicizia nella nostra vita (seconda parte)

DI PINA COLITTA

Oggi continuo a dire di amicizia in un’accezione tutta femminile, ma lo faccio proponendo un brano tratto dal mio libro In odorato di Santità, “L’amicizia paziente”

“Un’ amica fissata” che cosa sarà mai?

Esordisce Betta in uno di quei pomeriggi interminabili di pioggia in cui ho ricevuto l’ennesima stancante telefonata di Giulia che si piange addosso per ogni decisione presa, per ogni azione fatta.

E’ l’amica, le rispondo seccata, che “fissa” l’attenzione su sé stessa, sulla sua povera e triste esistenza, fatta di grosse problematiche e di eventi terribili, causa del suo malessere.

Unica nel suo dramma quotidiano e nelle sue sventure!

Questo genere di amiche è molto diffuso ed è, soprattutto in notevole aumento, soprattutto nella mia esistenza. Non penso che attualmente ci sia persona che non abbia questo genere di amica.

Avrei voluto evitare di parlare di ciò ma mi è difficile perché il mondo dell’amica ”fissata” un po’ mi incuriosisce; infatti chi pensa di avere buon senso non si spiega il motivo per cui una persona possa soffrire delle banalità.

Tutta la sua vita è un esempio di sofferenza, di frustrazione, di infelicità nell’adolescenza: la mamma malata, il papà debole, il rapporto con i genitori difficile, il fidanzato o marito traditore; la separata che ha a che fare con uomini, spesso colleghi, che immaginano con lei relazioni non sempre dignitose, ovviamente per le moraliste colleghe, sempre acide e pronte al giudizio maldicente.

Un vissuto, insomma, positivo dove l’epilogo di cotanta felicità può essere, appunto, la mania di persecuzione, l’attacco di panico, la fobia in svariate manifestazioni.

Insomma una sinfonia di sentimenti dove la voglia di vivere, di fiorire è sempre in agguato !

Avere un’amica così è, comunque, altamente positivo (aggiungerei formativo) perché ti offre l’opportunità di capire quante persone vivono di pochezza e di mancate emozioni.

Persone che, in alcuni casi, non sempre hanno conosciuto la vera sofferenza, quella che fortifica, forgia che da carattere ma, soprattutto, fa crescere con quel famoso cuore di cui ho già parlato a proposito di altro.

Questa amica è preziosa perché ti dà la dimensione reale di cosa sia il vero egoista, cioè colui che guarda solo sé stesso e soprattutto ama le sue fissazioni.

Questo è un egoista verace perché intanto non sa di esserlo e poi perché non “avverte” ciò che esiste intorno a sé, non capta i sentimenti altrui, non si accorge che le stagioni cambiano e passano.

Avere un’amica così, mi consola Betta, ti aiuta a fare psicoterapia gratis perché, comunque, almeno una volta ti spinge a metterti in discussione.”

 

“Alcune persone si rifugiano in Chiesa

Altre nella poesia

Io nei miei amici”

 

Virginia Woolf

Immagine free tratta da Pixabay

 

 

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