Ma l’amore che cos’è?

DI SILVANA PINTO

Si parla d’amore, si è sempre parlato d’amore. Illustri poeti e scrittori lo hanno sempre decantato in opere letterarie, descrivendo amori struggenti, passionali, eterni. Ognuno lo ha descritto a modo suo, mettendo storie personali, desideri, sogni irrealizzati.

Si parla sempre d’amore, perché è un sentimento insito nella nostra anima, nasce con noi, finisce con noi.
Tutti, bene o male, soffrendo o gioendo, abbiamo vissuto l’amore. Ci innamoriamo ogni giorno, o forse crediamo di esserlo, ma basta poco per far cadere le nostre certezze, come un castello di sabbia investito da un’onda.

E così che in noi crescono infiniti dubbi: ma avrò amato davvero ? Ma perché devo sempre soffrire? Forse sono io che non so amare, forse nessuno mi ha amato davvero, perché ? Cosa ho io che non va? Eppure mi sembrava che fosse quello giusto…

In questa pericoloso meccanismo di disistima, tendiamo a perdere la fiducia in noi stessi, ci pieghiamo ad un errata conclusione che non fa altro che distruggerci, uccidendo il rispetto per noi stessi, annullando il nostro orgoglio, facendoci sentire sbagliati.
Dicono che non c’è età per comprendere cosa sia l’amore.

Forse è vero, ma quando si arriva a 50 anni, si comincia davvero a mettersi in discussione e a non trarre più conclusioni sbagliate che possano ledere la nostra persona.
Si capisce che non siamo noi in difetto, che non siamo noi quelli sbagliati ma che abbiamo solamente sopravvalutato chi non meritava.

Abbiamo idealizzato quella persona, illudendoci che fosse amore, solo perché noi lo vedevamo così.
A 50 si soffre lo stesso ma si soffre meno. Non si sta un anno per dimenticare un amore che non era amore. Ci si sta molto meno, e non perché non abbiamo un cuore, ma solo perché siamo in grado di razionalizzare un sentimento, ciò che non riusciamo a fare a 20 o 30 anni, perché non ne abbiamo passate abbastanza per dire “basta”.

Diciamoci la verità : riusciamo a dare priorità alla nostra vita, riusciamo a mettere l’amore non più al primo posto ma in una scala che non sia dannosa per la nostra persona.
Un’amore che non esiste non deve più esistere nella nostra idea dell’amore stesso. Va estirpato alle radici, prima che danneggi la nostra terra, il nostro essere.

Ci rialziamo in fretta, ci svegliamo da un sogno che non facciamo diventare un incubo, e continuiamo la nostra vita, perché è così che deve essere.
Non gettiamo la spugna, non smettiamo di credere nell’amore. Si è vero, la cosa più saggia e più logica sarebbe quella di chiudere definitivamente il cuore per non farselo spezzare. Ma non è così che funziona, perché l’essere umano è nato per dare e ricevere amore.

La cosa importante e’ capire quando è il caso di fermarsi, prima che sia troppo tardi.
Sperare sempre che un giorno anche noi vivremmo quello che desideriamo e che ci meritiamo.
Perché l’amore esiste per tutti, e quando arriva quello giusto sarà proprio la persona giusta che ce lo farà capire, non dovremmo essere noi a farci mille domande.
Perché l’amore vero, non conosce dubbi, ma ha solo una certezza: c’è e basta.

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