DI TERESA TROPIANO
In Puglia si chiamano trulli.
Per secoli queste abitazioni accoglievano famiglie di contadini. Il loro aspetto è a dir poco fiabesco, soprattutto all’interno, così romanticamente accoglienti. Freschi d’estate e caldi d’inverno. Io da bambina ci andavo in villeggiatura coi nonni, ogni estate. Dormivo su un altissimo materasso imbottito di lana naturale di pecore. Avvertivo il fresco odore delle pareti dipinte a calce della stanza a forma conica nella quale ci entrava solo un lettino e una seggiola impagliata.
Quel profumo di semplicità, così puro ed inebriante mi è rimasto nel cuore!
Il canto del gallo al mattino, il sole che faceva capolino dalle colline e giù…a pochi km, brillava il mare ed in esso si specchiava un cielo terso, azzurro.
Gli ulivi secolari come sfondo, erano lo scenario perfetto d’un quadro d’autore. Anche oggi tutto è così, intatto!
La storia ne ha conservato l’immane bellezza. Siamo noi cambiati…le pietre non mutano. Noi, umani, sì!
Immagine tratta dal web
- Sospese - 4 Maggio 2024
- Henri Lebasque, La cueillette des fleurs - 4 Maggio 2024
- Lo sai già che non ti basta - 4 Maggio 2024