Modà, un live che è pura magia

DI GINO MORABITO

Vent’anni di storia, dieci di Gioia. Celebrati in un concerto di pop-rock sinfonico. Dalle sonorità dell’orchestra a quelle di una poderosa band, che ha sempre trovato dal vivo la sua condizione migliore. Kekko Silvestre racconta i Modà e si racconta, con l’entusiasmo di un live che è pura magia.

Il tour Modà & Orchestra, prodotto e organizzato da Friends & Partners, è partito il 18 marzo da Jesolo per poi proseguire nelle principali rassegne estive. In particolare, segnaliamo le tre date siciliane (2, 3 e 6 giugno) promosse da Puntoeacapo.

Agrigento e Taormina, il ritorno e l’esordio.

«È la nostra prima volta al Teatro antico di Taormina. Sembrerà incredibile ma, in ventuno anni di carriera, non ci abbiamo mai suonato. C’è tanta curiosità perché moltissimi colleghi, che hanno già calcato quel palco, raccontano di un luogo suggestivo, emozionante, speciale. E non vedo l’ora di fare quest’esperienza anch’io. Alla Valle dei Templi, invece, ci siamo già esibiti nel 2011 e, dopo dodici anni, pregustiamo la consapevole emozione dell’attesa.»

L’amore per la Sicilia, accogliente e generosa.

«Il rapporto con la Sicilia è sempre stato meraviglioso e ci sono delle storie che lo testimoniano. Storie legate a un impresario di nome Enzo Sirna che, in un momento delicato della nostra carriera, è stato l’unico a credere in noi dandoci la possibilità di suonare in piccole piazze di paese, per far ascoltare chi eravamo.»

L’incanto dello scenario naturale, antiche pietre depositarie di una cultura millenaria e, per la prima volta, un’orchestra schierata sul palco. Momenti di pura magia declinata nella ricerca del bello.

do a Gioia. La mia corazza, la mia forza l’ho sviluppata sui gesti concreti che ho visto fare ai miei genitori. Anni di sacrifici per tirare su tre figli, a cui non hanno fatto mancare mai nulla. Magari la bici era usata, ma ce l’avevamo.»

In fondo, ognuno di noi è ciò che nessuno potrà conoscere.

«Davanti allo specchio vedo sempre quel bambino di cui non mi voglio mai dimenticare. E, se sono diventato ciò che sono, è grazie ai suoi sogni. Oggi più che mai vorrei ritrovarlo dentro di me, per cercare di sentire nuovamente la stessa gioia, l’entusiasmo. Quella voglia di scorrazzare nei prati con le braccia aperte, senza una meta. L’importante era correre.»

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità