Nottetempo di Carlo Alessio Cozzolino

DI ELISABETTA FIORITTI

Nottetempo
di Carlo Alessio Cozzolino
BertoniEditore

Ho appena finito di leggere le poesie racchiuse nel nuovo libro di Carlo Alessio Cozzolino. Devo riconoscere che mi hanno molto colpita, nonostante e forse proprio per la loro brevità. Sono precise e incisive, come quadri, poche pennellate e molto colore. E tanta suggestione.
Nottetempo, il titolo, è già di per sé molto evocativo perché, come riportato nella bella prefazione di Bruno Mohorovich, “È cosa ormai nota che i poeti scrivano di notte e tracciano la via.”
Il buio regala il silenzio e il silenzio svela la voce profonda dell’anima. Il poeta Cozzolino racconta il suo mondo, con una scrittura originale e viva. Tante piccole fotografie che si susseguono, nitide e intime, pervase da una gradevole musicalità.
Una poesia attuale, sia nella forma che nella scrittura, scevra da retoriche ridondanti, ma efficace e molto emozionante. Complimenti, poeta che scrivi al buio, spero che tu riesca a conservare gelosamente questi tuoi spazi solitari, per raccontarci le tue emozioni, che diventano le nostre emozioni.
Non voglio fare spoiler, ma cito un’unica composizione scritta in onore del grande Pessoa:
“Lasciami solo: ho in me tutti i sogni del mondo.”
Possiamo dire che è questa, l’essenza dell’autore, è tutta dentro di lui. A noi non resta che leggere, nel silenzio, naturalmente.

Immagine tratta dal web

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