DI SILVANA PINTO
Inizio a non vedere più bene da vicino ma da lontano riesco a scorgere fatti e persone all’orizzonte, immagini nitide e chiare di chi ho davanti, sfocate del mio passato ma sempre in qualche modo presenti.
Inizio a centellinare i sentimenti, a fare una lauta cernita, ad avvicinarmi a persone, a tastargli il polso, e se ho la sensazione di bruciarmi mi allontano.
Inizio a non comprendere dove non c’è più nulla da capire, a non tergiversare ma ad agire.
Inizio a sentire l’odore acre delle bugie, dei finti buonismi, degli egoismi…
Inizio a comprendere che tutto quello che finora mi abbagliava era solo un bagliore.
Inizio a prendere le distanze da chi ha finto e continua a farlo pensando che io sia ancora vicina alla loro indifferenza
Inizio a guardarmi allo specchio e a vedere una donna che non ho mai conosciuto, con la quale prendere un tè e confidenza, ad abbracciare questo cambiamento, a non sfuggirmi ma affrontarmi anche se mi viene difficile farlo.
Inizio a spegnere la mia vecchia luce pronta ad accoglierne una nuova, forse meno forte e abbagliante ma vera.
Inizio così, proprio da una fine, la fine di una me che mi andava stretta, che mi ha finora costretta ad accondiscendere e sorridere a tutti.
Perché si sa che spesso da una fine c’è sempre un nuovo inizio…
Proprio adesso che tutto mi è chiaro da lontano, perché distintamente vedo…
Immagine tratta da Pixabay
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