Ottaviano De Biase, lontananze

DI ROSA BIANCO

La silloge poetica “Lontananze” di Ottaviano De Biase è un’opera straordinaria, che affronta il tema universale della lontananze, attraverso il potere evocativo delle parole.

Questa raccolta di poesie, scritte da un autore di grande sensibilità, quale è Ottaviano, “marinaio di montagna”, ci invita a “navigare” nelle profondità dell’anima, nell’eterno dilemma tra il restare e l’andar via.

Le sue poesie, con la loro bellezza e intensità, ci conducono in un viaggio poetico che abbraccia sia la solitudine che la speranza.
La forza di “Lontananze” risiede nella capacità dell’autore di catturare la complessità dell’inquietudine umana, attraverso immagini suggestive e un linguaggio poetico ricco di sfumature.

Ogni poesia si trasforma in un quadro emotivo, in cui i lettori possono immergersi per sperimentare la nostalgia, la malinconia, ma anche la gioia di ricordi passati o di speranze future.

Nella sua raccolta egli dimostra una padronanza straordinaria della lingua poetica, utilizzando metafore potenti e immagini vivide; le parole si fondono in armonia, creando un ritmo melodico che risuona nel cuore del lettore.

Ogni verso è intessuto con cura, donando profondità e significato alla poesia stessa.
Oltre alla padronanza stilistica, le poesie della raccolta presentano un’impronta emozionale tangibile.

L’autore coglie le sfumature delle emozioni, dalle più delicate alle più travolgenti, creando una connessione immediata con il lettore.
La varietà di temi trattati all’interno della raccolta aggiunge una profondità ancora maggiore alla sua portata.

Alcune poesie si concentrano sulla lontananza fisica, descrivendo il dolore di essere separati da una persona cara, quale la madre o dai luoghi amati. Altre, invece, affrontano la lontananza emotiva, esplorando il divario che può esistere tra le persone, nonostante siano fisicamente vicine. I temi sono tutti intimamente connessi al tema della “restanza”, che l’autore affronta con maestria e sensibilità.

Vi è nella silloge di De Biase una tensione dialettica, generata dalla fecondità del contrasto tra il sentimento della “lontananza” e quello delle “restanza”, giacchè sullo sfondo delle sue liriche vi è sempre, l’anima dei suoi luoghi, che ammalia, che dà forma, memoria e senso ai suoi versi, ma che richiede fedeltà e cura.

Vi è, quindi, vivo e palpitante l’amore per il paese, “luogo antropologico per eccellenza” con il suo vissuto sociale e di relazioni umane vitali e, al contempo, l’amore per tutti quei piccoli borghi, che vanno scomparendo e spopolandosi, diventando anche voce di critica sociale e civile.

In più, questo sentimento in De Biase, pur vivendo di contrasti e di rimandi, perde le connotazioni negative della mera resistenza, di un immobilismo e di una rinuncia sterili, per aprirsi a nuovi orizzonti; vi è l’aspirazione a un luogo di un possibile futuro, che accolga anche chi cerca uno spazio altro di rinascita.

Egli anela a una “restanza” consapevole che conservi la nostalgia, ma guardi al futuro, dando un senso nuovo al rimanere.
Questa raccolta di poesie è, perciò, un’opera che resterà nell’animo di chiunque abbia mai sentito il richiamo dell’infinito e desideri abbracciare ciò che più gli sta a cuore.

Se amate le emozioni forti e cercate un modo per esplorare le sfumature dell’essenza umana, vi consiglio di immergervi nel mondo delle “Lontananze” del nostro sommo “marinaio di montagna”!

Immagine tratta dal web

 

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