Philippa Gregory: “La sesta moglie”

DI RITA CUTUGNO

Autore: Philippa Gregory
Titolo: “La sesta moglie”
Editore: Sperling & Kupfer

Caterina Parrè bellissima, ha trent’anni, eppure è già vedova due volte. Ha un amante, Thomas Seymour, sono molto innamorati e progettano di sposarsi. Enrico VIII, il re più potente d’Europa, la fa andare a corte e la chiede in sposa.

Caterina sa di non poter rifiutare l’offerta, sa bene che le precedenti cinque mogli non sono riuscite a mantenere il loro ruolo e sono state crudelmente punite e allontanate dal re, quando non uccise.

Enrico incarna il potere assoluto, è molto astuto, non ammette mai un suo errore, cambia idea facilmente, è volubile e manipolatore. Caterina sa che non può rifiutare e, anche se questo significa lasciare l’amante e vivere con un uomo che non ama e che è vecchio, malato, obeso e ripugnante, in fondo l’idea di diventare regina la lusinga. Dopo il matrimonio, il re si dimostra innamorato, anche se resta l’uomo determinato e crudele che è sempre stato.

Caterina conquista la sua fiducia e studia caparbiamente fino a diventare molto erudita. In quel contesto storico l’Inghilterra è divisa tra due opposte fazioni: papisti e protestanti. Caterina si lascia coinvolgere dalla sorella e dai seguaci protestanti. Per fortuna, e grazie all’intelligenza di Caterina, Enrico adora la sua nuova sposa, le concede la sua fiducia e lei, sin dall’inizio del suo regno, domina la scena.

Riunisce la famiglia reale sotto lo stesso tetto, riportando a casa i figli di Enrico, i principi Elisabetta, Maria ed Edoardo, poi fonda un circolo riformista e diventa addirittura reggente mentre Enrico è lontano, conquistando definitivamente il marito con le sue capacità.

Ha troppo potere Caterina e a molti questo non piace, quindi la situazione avrà anche risvolti gravi e imprevisti.
Non è un romanzo che mi ha particolarmente coinvolta. È una bella storia ed è raccontata bene, però molti passaggi mi hanno “annoiata” e mi sono sembrati superflui.

Gli ambienti e i personaggi sono descritti molto bene e dettagliatamente, al punto che sembra davvero di “vedere” Enrico e tutti gli altri. Anche il contesto storico, politico e religioso, sono ben rappresentati. È interessante vedere Caterina che, nonostante gli occhi di tutta la corte siano puntati su di lei, diventa sempre più decisa, tanto da ottenere quello che vuole.

Anche le sue vicende intime sono ben narrate, in uno stile abbastanza scorrevole e con un linguaggio direi appropriato. L’Autrice ci rende partecipi dei turbamenti d’amore della regina, del ricordo delle sue notti passate con Thomas Seymour e, per contro, del suo dover avere rapporti coniugali con il marito.

Caterina riesce a gestire ogni situazione, e questo fa di lei una vincente, una regina che resterà nella storia.

Cosa non mi ha convinta di questo romanzo?
Molti momenti narrati in modo prolisso e sui quali la scrittrice si sofferma troppo, a mio avviso, rendendoli poco graditi al lettore. È comunque, e sicuramente, un bel romanzo storico che merita di essere letto.

Immagine tratta dal web

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