Piccolo ma fortissimo

DI DANTE IAGROSSI

Non presenta un aspetto gradevole, ed ha una lunghezza di poco
superiore ai 10 cm, eppure detiene alcuni primati notevoli, che
potrebbero essere studiati e spiegati, fornendoci utili indicazioni per
migliorare la qualità e la durata stessa della nostra vita.

Caratteristiche fisiche
L’eterocefalo glabro, o talpa nuda, è un minuscolo roditore della
famiglia Bathyergidae. I maschi pesano circa 35 g, la femmina dai 50
agli 80 g. Gli occhi gli sarebbero quasi inutili nella vita sottoterra, per
cui si riducono a strette fessure, mentre i denti, sporgenti, vengono
adoperati anche per scavare, persino terreni molto duri.

Anche le
orecchie sono piccole, le gambe corte e sottili, pochi i peli, mentre la
pelle rosea e rugosa.
Pur essendo mammifero, la sua temperatura non è costante, per cui
vive di preferenza in gallerie sotterranee, con temperatura costante di
circa 30 gradi. Con polmoni assai piccoli, ha bisogno di esigue
quantità di Ossigeno per respirare.
Nessun dolore
La sua pelle non ha recettori per la “Sostanza P”, neurotrasmettitore di
sensazioni dolorifiche al Sistema Nervoso Centrale, per cui se
graffiati, feriti o persino bruciati, non sentono dolore.

Eusocialità (e riproduzione)
Unico tra i mammiferi, fa stretta vita sociale in colonie, simili a quelle
di api e formiche, che possono essere formate da circa 80 elementi, in
gallerie che arrivano a 50 m di profondità, estese per una settantina di
metri, dalla camera centrale.

Gli operai, più piccoli, formano gruppi,
ognuno con certi compiti: scavo di gallerie, ricerca del cibo, cura dei
piccoli. I soldati, più grossi, escono dal nido solo in caso di difesa. Le
regine, più grandi, arrivano a 18 anni di vita, si oppongono parecchio
ad altre femmine nella riproduzione ed esaminano accuratamente il
territorio.

Dotate di una decina di mammelle ben sviluppate, possono
accoppiarsi con 3 maschi operai, partorendo, 5 volte all’anno, in
genere circa 14 piccoli, ma anche più di 20. Vengono assistite vari
maschi e femmine (non operai). Alla morte di una regina, ne subentra
un’altra, dopo una dura lotta con le rivali.
Cosa mangiano

L’alimentazione non è solo vegetariana (radici, bulbi, tuberi), ma
anche carnivora (lumache, lombrichi, insetti) in periodi di carestia.
Digeriscono la cellulosa e possono reingerire certe loro palline di
sterco con microbi utili alla digestione.

Sistemi di comunicazione
Questi animali comunicano efficacemente e di continuo tra loro, con
“dialetti” che cambiano da una colonia alll’altra. Si compongono di
certi squittii acuti, usati per riconoscere gli amici rispetto agli intrusi
estranei. Le differenze di suoni sembrano essere legate alla particolare
regina.

Età da record
Le talpe nude hanno tra i roditori la vita più lunga, persino 30 anni,
forse dovuta a certe proteine molto resistenti a stress ossidativi. In
particolare nel loro corredo genetico è stato individuato il gene p16,
che blocca lo sviluppo delle cellule cancerose.

Conclusioni
Questo piccolo roditore ci sorprende davvero per la mancanza assoluta
di qualsiasi tipo di dolore fisico, per la durata notevole della sua vita
rispetto ad altri roditori, e soprattutto per la capacità eccezionale di
essere immune dai tumori, che per noi, insieme agli infarti, sono le
cause basilari di morti nel mondo.

Forse, se anche noi, con tecniche
avanzate di ingegneria genetica, ci potessimo fornire di quel gene
particolare, saremmo in grado di vivere più a lungo, senza incorrere
in malattie terribili (in parte ancora incurabili), che colpiscono anche
persone giovani


(foto da Pixabay)

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