Procida: un gioiello emerso dal mare

DI ROBERTO CAFFO

Non potevamo non dedicare una guida all’Isola di Procida, eletta lo scorso 18 gennaio prossima CAPITALE Italiana della Cultura, un titolo prestigioso che porterà sicuramente beneficio a questo angolo di Mediterraneo, dal punto di visto economico e turistico.

Il panorama della cultura ha voluto premiare Procida per la sua unicità paesaggistica, per il suo patrimonio culturale e artistico e per i riti religiosi che animano di mistica atmosfera questo piccolo paradiso del Golfo di Napoli.

PROCIDA: ORIGINI E STORIA
Le origini di Procida sono antichissime e leggendarie: i geologi confermano che l’isola abbia avuto origine dalla lava sedimentata dei vulcani flegrei, mentre gli storici attribuiscono le origini del nome al verbo greco ‘emergere’, proprio come se questo fazzoletto di terra fosse emerso dalle profondità del mare.

Quest’isola a poche miglia marine dalla terraferma è stata approdo per i coloni greci. Si dice che i Micenei vissero a Procida nel XV secolo a. C.

Durante il Medioevo l’isola ha conosciuto il terrore delle scorribande degli assalitori stranieri, motivo di rifugio degli abitanti nella parte alta del borgo, denominata Porta Murata, delimitata da speroni a strapiombo sul mare.

Oggi a rendere unica Procida è il mosaico di spumeggianti colori: celeste, giallo limone, rosso pompeiano, rosa e altre tonalità formano la tavolozza di colori del borgo marinaro, nato tra la fine dell’alto Medioevo e l’inizio del XVIII secolo.

Si dice che l’aspetto variopinto della cittadina di mare sia funzionale per i pescatori, che al rientro dal largo possono riconoscere la propria abitazione.

PROCIDA FRA ARTE E SPIRITUALITÀ
Il patrimonio artistico di Procida si fonde con la profonda spiritualità molto avvertita nell’isola, nelle pittoresche chiese sparse per il borgo. Si segnala una pregevole statua lignea di Cristo conservata nella Chiesa di San Tommaso d’Aquino.

La spiritualità a Procida è molto avvertita durante settimana Santa, che precede la domenica di Pasqua, momento in cui entrano in scena le processioni del giovedì e del venerdì Santo.

Molto suggestiva è la processione dei Misteri, che vede attraversare il centro abitato un corteo di fedeli che accompagna un carro allegorico religioso, frutto di paziente lavoro artigianale, che riproduce su cartapesta gli avvenimenti del Nuovo e dell’antico Testamento.

IL LIMONE DI PROCIDA
Non si può lasciare Procida senza aver provato uno dei piatti tipici dell’isola, si tratta dell’insalata di Limoni.

Prima di passare alla descrizione del piatto, è opportuno premettere che a Procida nascono dei limoni molto grandi, dalla polpa carnosa e dal gusto delicato.

Dunque l’insalata in cui vengono impiegati, vede mettere insieme i limoni a tocchetti, la cipolla, il sale e il peperoncino. Provereste un piatto così eclettico nei profumi e nei sapori?

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