Quando tutto sembra finire, Marcello Soro

DI ELISABETTA FIORITTI

Quando tutto sembra finire
Marcello Soro
BertoniEditore

Un romanzo che entra nelle più profonde pieghe dell’animo umano, mettendo in risalto le fratture che tutti celiamo nelle recondita’ del nostro essere. La continua discontinuità tra bene e male, cielo e terra, luce e buio. Ma l’elemento positivo e vincente del romanzo sta nel superamento di tale incongruita’, nella capacità che l’uomo ha di farsi grande, la sua creativa disponibilità al perdono.
Due giovani che nascono antagonisti e finiscono amici, una bella parabola di speranza e di forza, di riscatto. Dalla morte, dal delitto perfino, si può rinascere, creare un futuro di bellezza. Luca, Stefano, un grande amore, un grande dolore. Tutto questo può essere assimilato, pagato, perdonato, infine superato per iniziare un nuovo percorso, proprio quando tutto sembra finire, come cita perfettamente il titolo. I fallimenti, gli errori, fanno parte del nostro essere fragili, ma rinascere da questi, affrancando se stessi e il proprio passato non è da tutti, ed è ciò che fa la differenza tra lasciarsi vivere ed essere protagonisti dell’esistenza. Davvero un romanzo profondo, ricco di umanità, che mi ha riportata indietro nel tempo, a certe atmosfere cupe del terrorismo degli anni ’70, mai dimenticate, e che
vanno raccontate, perché l’ entusiasmo giovanile non si faccia manipolare mai più allo stesso modo, mai più con la violenza. L’Autore suggerisce un modo, una proposta di superamento, una ricetta di grande umanità e di responsabilità. Perché, infine, viviamo per lasciare un segno, una memoria ed è questo quello che conta. Grazie, Marcello Soro, per questa lettura così appassionante ed intensa, ricca di valori etici e di speranza.

Immagine tratta dal web

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