Resistenza

DI ANTONIO MARTONE

Quando si subisce un colpo, soprattutto se inaspettato, l’impatto fisico ed emotivo, di solito, è devastante. Occorre del tempo per comprendere che cosa sia successo e per recuperare le forze. È quello l’istante più delicato poiché il rischio di cadere è più grande.

È necessario riprendere presto il controllo. Non bisogna attardarsi sul colpo ricevuto. Occorre reagire subito nella consapevolezza che, se non ci si difende, al primo colpo farà certamente seguito un altro. Un altro… E poi un altro ancora!
Non c’è limite alle avversità che possono cadere sulla nostra testa: dobbiamo quindi imparare che, nonostante il male ricevuto (dagli altri, dalla sorte, dai nostri errori), senza attivare le adeguate difese, può andare sempre peggio. Peggio, peggio e ancora peggio.

Il lavoro più importante dell’uomo si svolge ogni giorno. Incessantemente. È un compito perpetuo ma modesto: mettere argini, disegnare confini, delineare azioni possibili, perseguire progetti praticabili, costruire dighe in tempi di bonaccia in previsione delle inondazioni invernali.

Ogni giorno. Fino alla fine!

Immagine tratta da Pixabay

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