Ricordo autunnale

DI FANTINO MINCONE

Mai seppellire i ricordi nel silenzio:
la città era come in letargo
e in campagna nebbia fittissima!

Partenza in giornata limpida
ma subito pennellate di nuvole
basse in fuga verso il mare…

Aghi di luce a raffica dal faro
ai naviganti stanchi di remare
e in balia della tempesta!

Sentivo la foschia del mattino
sulla faccia e un timido abbraccio
del sole di novembre…

Una raffica mi mordeva il viso
e il mercato all’aperto era come
un museo d’invitanti curiosità…

Un vento freddo scuoteva
tutto il corpo e incitava le foglie
a volteggiare nel viale del parco.

Uno spiraglio di cielo sereno
tra le innevate cime rivelava
un giorno senza inciampi!

Si respirava bene nel verde
e l’aria sapeva di effusioni
profumate d’erbe aromatiche.

In uno spiazzo una fontana
spruzzava schizzi ai passeri
bevitori sui bordi muschiati.

Chiudendo gli occhi si poteva
ascoltare un silenzio surreale:
era la voce della natura viva!

Immagine tratta dal web

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