‘Rimodulare il calendario scolastico’, titolano i media. Ma Draghi non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito

di Salvatore Salerno

IL GRANDE PROBLEMA DELL’INFORMAZIONE
Questo Presidente incaricato può piacere o non può piacere. Quello che sicuramente non piace è leggere grandi giornali, ascoltare tv e giornalini della scuola che gli attribuiscono frasi e intendimenti a convenienza o finalizzati a perorare ciascuno la propria causa. E’ quello che sta accadendo nel mondo marcio dell’informazione italiana, in possesso di poche mani, e, per la scuola, egemonizzata da giornalini che non hanno ancora deciso da che parte stare per mantenere i loro interessi commerciali. Si salvano ancora con l’uso a piacimento del condizionale, avrebbe detto e vorrebbe fare. 

I fatti: Mario Draghi non ha rilasciato nessuna dichiarazione sulla scuola, non c’è ancora la nomina di un Ministro, non abbiamo sentito le sue dichiarazioni in Parlamento che serviranno a ottenere la fiducia delle Camere, non si è ancora incontrato con i Sindacati (lo farà domani e con le Confederazioni non sindacati scuola) e non c’è in programma a breve, com’è naturale, un incontro sui singoli comparti o settori e con gli interessati (fra i quali la scuola pubblica), non. potrebbe esserci senza almeno un Ministro in carica. 
Succede però che un deputato (tale Fusacchia), vicino alla fondazione Agnelli che sta orchestrando una campagna sulla “buona scuola” secondo loro, che un’Associazione Presidi, che alcuni fans della Azzolina, prendono a pretesto quelle parole, non di Draghi ma di quel deputato che interpreta a modo suo, per costruirci un castello, il loro castello. Si scrive e si titola di luglio e agosto mai detto o pensato da Draghi, si scrive di scuola persa che invece tutti sappiamo che è stata in dad e di recupero (sempre accaduto che qualcuno resti indietro, questa volta magari per mancanza di device e sempre si è pensato al recupero), di calendario scolastico e di un suo allungamento inventato, per chi? Scuola infanzia sempre aperta e docenti sempre in servizio di tutti gli ordini e gradi di scuola in presenza o dad tutti i giorni canonici e anche più di quei giorni e le ore previste, di giugno o di settembre e roba simile. 
Partendo dal nulla, solo una probabile frase di circostanza, questa si confermata, che sarebbe stata pronunciata e che è pacifica, “la scuola deve farsi trovare pronta a settembre”, tutti gli insegnanti dovranno essere in cattedra, cosa che non è avvenuta a settembre 2020.
Dov’è tutto il resto a fondamento delle chiacchiere?

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