San Mauro Forte, Matera. Un luogo che vale la pena visitare

DI ROBERTO CAFFO

Una visita a San Mauro Forte, sito nella provincia occidentale di Matera, meta che vale la pena visitare.

Per voi curiosità e suggerimenti utili per una vista all’insegna del benessere spirituale.


LE ORIGINI – La cittadina fa parte della Comunità Montana Collina Materana, un consorzio che tutela l’ambiente e le opportunità di escursione nel territorio di Matera. Il toponimo deriva da San Mauro, santo a cui venne dedicato il primo Monastero del paese, attorno a cui si sviluppò il centro abitato che oggi si può apprezzare. Forte gli deriva dalla gloria di aver sconfitto una banda di assalitori, comandato dallo spagnolo Borjes, intorno alla metà dell’Ottocento.

COSA VEDERE – Il simbolo della città è una massiccia torre medievale che doveva essere un punto di avvistamento per scopo di difesa. Le occasioni per ammirare l’arte ed entrare in contatto con la fede non mancano, se si pensa che nella Chiesa Madre si conserva una pregevole tela napoletana del Settecento.

CULTURA – Il centro storico di San Mauro Forte è costellato dalla presenza di Palazzi baronali, riconoscibili per la bellezza dei portoni barocchi. Sono la traccia lasciata dai signori che amministravano il borgo a seguito dei Sanseverino e dei Colonna, alcuni di essi ospitano interessanti musei di civiltà, come ‘Il viaggio in Basilicata’ e Il Museo della Civiltà Contadina.

FOLKLORE – Il 16 gennaio è grande festa a San Mauro Forte, per l’inizio della Festa dei Campanacci. Si tratta di un corteo dove i partecipanti camminano con un campanaccio ‘maschio’ oppure ‘femmina’. Il primo presenta una forma longilinea, il secondo si riconosce per una forma più larga. L’evento unisce una valenza simbolica di fertilità delle terre a una più religiosa, legata al culto di Sant’Antonio Abate.

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