Schiavi

DI ROBERTO DE PONTI

 

 

Profumo di ciliegia
ammorba l’ aria,
dolciastro, nauseante
marchio a fuoco sulla pelle.
Parole confuse in bordi di pagine,
forme mutevoli di vanità
divenuta arroganza,
parlano in cadenze insistenti,
giorni di promesse colmi
nell’ immobilità fuori dal tempo.
Acque di torrenti ansiose
agitano fili tessuti nella vita,
da grigi aghi di pioggia cuciti.
S’ ode solo una nota alta di flauto.

 

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