Tutti vogliosi di vincere sempre perché la vittoria, dicono, rende felici i cuori.
La vittoria issata a simbolo.
Addirittura Pier Paolo Pasolini diceva : “ quale è la vera vittoria , quella che fa battere le mani o battere i cuori ? “
Gli inni alla “vittoria “ sono molteplici, i grandi come Napoleone Che Guevara, Winston Churchill, Muhammad Ali ed anche Annibale ( l’uomo preferisce la vittoria alla pace ) .
Per finire con le tre parole , sempre nella storia : “ Victis honos “ – Onore ai vinti.
Nonostante tutti questi inni alla “ vittoria “ di eminenti personaggi , a me piace
perdere, mi spiego meglio.
L’altro giorno, ho combattuto a “ dama “ con mia nipote, un torneo di tre partite.
Le ho perse tutte e nonostante ciò ero felice ; queste sconfitte sono meravigliose.
Ogni volta che perdevo, le si illuminavano gli occhi, era contenta come lo è sempre mio nipote, nel gioco della “ bottiglia in piedi “ .
Vince sempre, anche barando.
Insomma, mi arruolo nell’esercito dei “ perdenti “ , perché ho scoperto che anche perdere ( con volontà ) , è una grande soddisfazione!
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