Antenne sui tetti
Come scheletri di uccelli marini
Una lingua di mare
Al di là dei palazzi
In quale sogno cadrò
Questa notte
Soffice e languido
Il suo abbraccio
O pietroso e puntuto
Come inospitale soggiorno
E spossante
Della città
La musica sporca
Ascolto
Il fumo assordante
E i visi di plastica
Dell’Idra selvaggia
Il mio animo
Inghiotte
So già
Che una fata verrà
Stanotte
Il mio fiato gelato
Scalderà
Dell’infinito splendore
I rugginosi battenti
Aprirà
Il mio tempo
Nella morbida gioia
Fermerà
Per darmi l’ammanto
Sublime e perfetto
D’un attimo eterno
©® Copyright, Elaborazione digitale. Dipinti e foto di Antonio Martone
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