Tana

DI ROBERTO DE PONTI

 

Osservo incantato
il vuoto ed il tempo,
con occhi velati
da brandelli di sogni,
nell’aria
diventata fango.
Incoraggiato
a scodellare risposte,
rivestite d’ illusione
in verità amare,
scalpello brecce
aperte nel muro,
sgusciando con destrezza
in mondi fluidi,
privi d’ aspetto fisso.
Barricato
in caldo rifugio,
monolitico vincolo
di confortante luminosità,
percepisco i recessi
della paura spezzarsi,
ad irradiare pace.

Roberto De Ponti

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