Tanta luce e vivissimi
I colori
D’estate
Generoso dono del sole
Quanto cari mi siete
Nei gialli luminosi
Entro orizzonti
Lontanissimi e profondi
Spingo il mio sguardo avido
Gremìti di vita
Gli alberi stretti insieme
In abbracci rigogliosi
S’addensano
Fra piante innumerevoli
Dell’estate la vampa
Sul paese inerme
Scende
Son vita questi mesi
Condensata
Nel verde più intenso
E florido
Di forti passioni è fatto
Ciò che chiamiamo estate
La vampa gialla
Eppure
L’invidia attira
Del cielo immenso
Dei lontani monti
Le vette
Invisibili diventano
E piegan la testa
Gli alberi
Al temporale estivo
Ora
E’ livido e fosco
Ciò che rosso e azzurro
Era
Sui rigagnoli secchi
Dei torrenti
E sul bosco sereno
Come ali avvolgenti
D’un predator brutale
Veemente e torbida
L’acqua del cielo
Sbatte
D’un fiore appena nato
I dilaniati petali
Dalla corsa folle
D’una passione cieca
Impotente osservo
Si agita il fiume
Nel suo letto scomodo
Addentellati massi
E pesanti tronchi
Travolge
La valle
Alle erte cime
Disperato aiuto
Chiede
Degli elementi
La voce pulsa
Nel mio rimescolato animo
Rimbombano
Lampi e fulmini
Sulle campagne
E sulle città degli uomini
Son gli elementi
Come luce e tenebra
Il male e il bene
Adirati
Nella mia mente insonne
Delle mie lotte
Il male e il bene
Eterne son colonne
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