“Ti amerò a prescindere”, romanzo d’amore di Antonio Sposito

DI MARCO MICHELE CAZZELLA

 

Scritto eccezionalmente dal bravissimo Antonio Sposito. In prima persona per la maggior parte e in terza verso un capitolo. Ambientato ai giorni nostri tra Napoli, Venezia e Mestre. Racconta di un ragazzo di nome Francesco, il quale dopo essersi trasferito nella propria casa nuova pentendosi per la decisione di essersi lasciato con la propria fidanzata Elisa. Dopo aver disfatto i bagagli, acceso degli incensi da lei regalati e preparatosi un tonificante bagno ripensa a tutto ciò che l’ha portato fino a quella sofferta condizione.

Un testo davvero introspettivo e analitico che percorre l’animo del protagonista mostrandoci a ogni pagina la sua anima fragile, impaurita nel prendere decisioni permettendo appunto ai genitori e agli amici di scegliere per lui. Umile perché è sempre disposto a mettersi in gioco per il prossimo aiutandolo come può.

Caritatevole all’ennesima potenza e sensibile come pochi. Ma nonostante ciò è anche caparbio ad affrontare le sfide della vita per cambiare. Determinato ad andare avanti sempre e comunque nonostante le sue paranoie lo facciano disturbare spesso e volentieri. Ostinato a farcela proprio perché non accettando il suo carattere di “Sottomesso” desidera fortemente migliorare; difatti deciderà di tornare a scuola, si troverà un impiego come operatore socio sanitario e da Napoli si trasferirà a Venezia.

Un racconto che parla di una storia d’amore molto combattuta. Un tira e molla che vi farà restare incollati alle pagine per scoprire se i due si lasceranno definitivamente; oppure se riusciranno a coronare il loro sogno d’amore. Le difficoltà saranno tante. Da prima la famiglia di lui che non la vedranno di buon occhio. La distanza tra i due innamorati e ultimo, ma non per importanza il carattere di lei. Un particolare che me l’ha resa antipatica e più di una volta mi sono chiesto che avrà visto Francesco in questa Elisa?

Ma questo non è tutto perché, la professione del protagonista mostra un “Mondo”; ovvero quello dell’ospedale che rendono questo testo amaro. Il suo reparto è l’oncologia e di conseguenza la maggior parte dei suoi pazienti muoiono e i vari episodi raccontati in questo ambiente sono davvero commuoventi e molto dolci. Perché l’autore piuttosto che mostrarci la malattia in sé ci fa vedere il rapporto dei familiari con i propri cari che si spengono man mano.

Come ad esempio la storia di quel padre che per rasserenare la figlia invece di lamentarsi scherzava sempre; oppure di quel caso in cui un marito di una signora per non farla soffrire si mostrava sorridente e allegro dinanzi a lei. Per sfogarsi poi una volta che usciva. Per non parlare poi di quel dottore del pronto soccorso burbero che grazie al carattere sempre sorridente di Francesco cambiò al punto tale da lasciare una lettera ringraziando per come era stato accudito e per come svolgevano il proprio lavoro.

Inoltre, vorrei farvi presente che nel testo vi sono delle raffigurazioni oltre alla storia che spuntano di quando in quando.  Ma secondo me questa aggiunta, scelta dall’autore arricchisce la storia già bella di per sé. Un testo molto profondo, con molti tipi di ragionamenti da quelli personali e introspettivi. A quelli psicologici e teologici. Un libro sulla famiglia aggiungerei perché, il modo in cui viene descritta è molto reale.

Strutturato magistralmente perché è molto fluido e si lascia leggere con facilità nonostante i temi trattati sono veramente maturi. I personaggi non sono molti ma sono ben caratterizzati dal primo all’ultimo.
Un’altra cosa che mi ha colpito è stata l’attenzione messa dall’autore per le varie città descritte. Io non ci sono mai stato, ma grazie a questo racconto è come se l’avessi visitate di persona.
In definitiva un bellissimo libro d’amore da un certo punto di vista anche di suspence perché la storia d’amore è incerta e in una pagina potrebbe finire in un modo; mentre in un’altra potrebbe andare diversamente e nulla è scontato.

Amore anche per la famiglia visto che Francesco ha sempre paura di ferire i suoi genitori con le proprie scelte e decisioni. Amore per sé. Perché il protagonista desidera essere felice prima di ogni altra cosa e lotterà con tutte le forze per raggiungere questo stato d’animo. Triste e dolce. In certi punti si piange, in altri si ride e in altri ancora ci si commuove.

Un libro che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano le storie romantiche, sulla vita e sull’amore a prescindere verso cosa.

Immagine tratta dal web

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