Ti auguro…

DI PAOLA DI GREGORIO

Ti auguro di perderti
nelle parti più vere
e più fragili di te,
nel deserto delle incoerenze
e delle mezze verità,
negli occhi aridi
che non sanno più piangere,
nel cuore pavido e impaziente
che trema di paura e ti blocca.

Ti auguro l’audacia di perderti
negli impulsi inconsapevoli,
nelle fughe e nelle aggressioni
di quando non ti senti compreso,
nella rassegnazione che viene
dal voler compiacere gli altri,
nelle parole sbagliate
che non ti permettono
di raggiungere l’altro,
nel rifiuto di curarti l’anima,
che ti parla attraverso i malanni
del tuo corpo, anche se tu non ci credi.
Ti auguro di perderti
nelle tante giustificazioni
di quando non ammetti i tuoi limiti,
ma continui a vederli
solo negli altri, nel respiro corto
che ti fa cambiare discorso
e distogliere lo sguardo,
nella fatica a rallentare la corsa
e ad accogliere, senza pregiudizio,
un’idea diversa dalla tua,
per aprirti al mondo.

Ti auguro di perderti
nella realtà che ti lascia indifferente
quando fa più male.
Proprio come succede a me.
E quando avrai smarrito la strada,
in quelle notti che bruciano
di solitudine, ti auguro
la rara dote dell’equilibrio.
Con tutta la forza di cui sei capace,
affronta il mostro della paura
e inizia a cercarti.
Cercati in un sogno,
nelle mani raggrinzite di tua nonna,
corteccia e mappa della tua storia,
nei piedi stanchi di tuo padre,
radici solide che ti legano alla tua terra,
nelle carezze ruvide di tua madre,
nello spazio stretto e sicuro
di un abbraccio, nel profumo
del collo liscio di tuo figlio.

Ti auguro di incontrarti
nello sguardo sincero
di uno sconosciuto,
nelle cadute e le ostinate
ripartenze, nel tempo
che passa e ti fa da maestro.
Ti auguro di dedicarti tempo e attenzioni
per perderti e poi ritrovarti,
finalmente nella tua dimora.
Una volta a casa,
come succede al mandorlo
quando è primavera,
mostra il tuo splendore
e datti il permesso di fiorire,
vivi chi sei davvero
per non lasciarti morire.

Immagine tratta dal web