Trulli di Puglia

DI TERESA TROPIANO

In Puglia si chiamano trulli.
Per secoli queste abitazioni accoglievano famiglie di contadini. Il loro aspetto è a dir poco fiabesco, soprattutto all’interno, così romanticamente accoglienti. Io da bambina ci andavo in villeggiatura coi nonni, ogni estate.
Quel profumo di semplicità, così puro ed inebriante!
Il canto del gallo al mattino, il sole che faceva capolino dalle colline e giù…a pochi km brillava il mare ed in esso si specchiava un cielo terso.
Gli ulivi secolari come sfondo, erano lo scenario perfetto d’un quadro d’autore. Anche oggi tutto è così, intatto!
La storia ne ha conservato l’immane bellezza. Siamo noi cambiati…le pietre non mutano. Noi, umani, sì!

TRULLI DI PUGLIA

Dalle Murge ad Alberobello
sfilano i trulli,
sorridendo al sole
tra una masseria
ed un antico castello.
Ridenti casette senza tetto
con punte a cono,
piccole finestrelle
ed un caminetto.
Un giaciglio di paglia
come letto,
cucine di pietra
e credenze addobbate
con centrini di filo
fatti all’uncinetto.

Trulli di Puglia
bianchi di calce,
dipinti e ridipinti
negli anni delle polveri
e delle pietre antiche,
narrano la storia dei secoli
quando nel fresco rifugio
dimoravano famiglie
di contadini ed artigiani.

Profumo di pane sfornato
e latte appena munto
che bolliva nel pentolone
di rame e di ottone
e ceste di fichi e di pere
accanto a ciotole
di ricotta e formaggio
erano il quadro perfetto
e i pomodori appesi
alla parete
ne erano la cornice.
Quei fiaschi di vino primitivo,
pronti ad alleviare la sete
e l’arsura dei contadini
nelle calde serate d’estate,
erano i più preziosi gioielli.

©® Copyright foto di Teresa Tropiano

 

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