Valdieri, una vacanza che fa bene al cuore

DI FANTINO MINCONE

Cari amici, sono arrivato a casa da poche ore… e appena messo piede nel mio cortile, ho subito notato la differenza di temperatura tra Valdieri e qui da noi… ma, per piccola che sia e sempre casa mia…

e mi ci trovo bene!

Come pure mi trovavo bene su in montagna.
Insieme a mia moglie siamo arrivati stanchi ma euforici; e subito sono volati sorrisi, baci e abbracci in un’accoglienza festosa. Non sto qui a ricordare la notevole sfacchinata di oltre 800 km, semplicemente per trascorrere un po’ giorni con voi.

Prima di cena, una breve discesa a salutare il fiume, anche quest’anno non al pieno della sua portata. L’acqua scarseggia ovunque sia al nord che al sud, ciò non toglie il fascino e le sonorità del Gesso, che perennemente accompagna le nostra permanenza anche nottetempo.

Io che soffro di vertigini, ho provato anche il brivido di attraversare un ponte tibetano più di una volta!


Nei giorni precedenti: le solite escursioni… per saziare la nostra sete di bellezze naturali: flora multicolore e anche fauna particolare: scoiattoli, volpi, camosci e stambecchi.

Le Alpi marittime, che di giorno incutevano timore… la sera, con quelle cime rosate al tramonto, sembravano felici di regalarci qualche ora in più di luce, tra le lucciole danzanti sull’erba antistante la baita… e noi meravigliati ad esprimere desideri reconditi.

Cari amici piemontesi, io e mia moglie vogliamo ringraziarvi, perché ci avete arricchito con la vostra presenza, sempre gentile, affettuosa e sincera.
Scusate se forse non sarò molto chiaro.

Il fatto è che su quei monti ho perso la lucidità, non solo per effetto del tanto buon vino, tracannato insieme a voi, nelle fresche sere di luglio, ma anche e sicuramente perché devo ancora radunare le mie idee e riattaccare i cocci del mio cuore e di tante emozioni lasciate lassù al Valasco e sparse in tutta la valle del Gesso.

Non avrei mai creduto di provare così dolci emozioni solamente nell’osservare della semplice acqua corrente. Il fiume Gesso, non è altro che neve che si scioglie e diventa acqua corrente…!


Mi sono trovato in uno scenario da favola…e posso dire che è stata una vacanza tutta particolare, oggettivamente ben organizzata e ben riuscita; potrei aggiungere gli aggettivi più significativi e concluderei con una semplice parola: indimenticabile.

Come un ritiro parlato in un luogo perfetto per il silenzio: era la natura a parlare e noi invitati ad ascoltare la voce dei boschi, il gorgoglio delle acque, lo stormir delle fronde e il fruscio delle foglie… nel meraviglioso scenario dei monti circostanti e dei mille colori dei fiori d’altura.

Siamo rimasti estasiati di fronte al gioco e alle note allegre di tante piccole cascate… e poi l’euforia di quegli schizzi freschi sui nostri visi bruciati dal sole traditore d’alta quota.
Che meraviglia le Alpi Marittime! Insieme a voi abbiamo trascorso alcuni giorni fuori dal mondo: senza televisione, con i cellulari privi di segnale, con le preoccupazioni lasciate alle spalle, ma con l’animo aperto al relax, con lo spirito libero di vagare nella natura, con la mente aperta al dialogo con tutti, con la memoria rivolta al passato e con lo sguardo diretto al futuro.

Questa è stata una vacanza trascorsa in un clima dove la gioia era palpabile e dove si poteva respirare a pieni polmoni l’aria frizzante di una festa… e ci sono stati anche dei momenti poetici…
Da oggi in poi posso affermare che Valdieri resterà per sempre nel mio cuore.

©® Copyright foto di Fantino Mincone

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