“Veleno”, di Andrea Ferrari

DI MONIA FORNILI

đź“• “VELENO”
đź–Š di ANDREA FERRARI
đź“Ś Casa Editrice: CATARTICA EDIZIONI

Questo libro di poche pagine ma estremamente potente e coinvolgente, narra la vita di Andrea, uno scrittore con la passione per la musica che da tempo non suona e non scrive.

Le vicissitudini della vita lo costringono alla solitudine all’interno di minuscolo appartamento, lontano da parenti e amici.

I continui ricoveri negli ospedali psichiatrici lo inducono a perdere il contatto con la realtĂ . La sua lotta costante contro i mostri vestiti col solo camice bianco, le pareti tristi e incolore delle strutture, i conflitti perenni con il padre che lo crede ammalato e la madre che lo rifiuta, faranno di Andrea una persona apparentemente priva di sentimenti.

Le sue ore caratterizzate dallo sguardo perso nell’orizzonte del soffitto e dagli atti compulsivi di autoerotismo effettuati forse per senso di tranquillità e spossatezza, assieme all’assunzione di alcool e farmaci che lo faranno ben presto riaddormentare, contribuiranno alla perdita del suo vivere.

Sarà però la forza di volontà, la voglia di rimettersi in gioco e, soprattutto, il legame profondo con due donne molto diverse tra loro, che faranno sentire Andrea nuovamente amato, permettendogli di riemergere da quel mondo triste e isolato.

Pagine intense, queste. Una storia che induce alla riflessione sul profondo significato degli affetti, degli amici e della famiglia. Sull’importanza del sentirsi amati e accettati, non importa da chi, non importa come.

Comprendere come sia possibile incontrare sulla nostra strada persone schive e diffidenti, al bar, al ristorante, ad un caffè, per poi essere complici di un pregiudizio leggero, senza la profondità del capire che ognuno di noi vive la sua storia, le sue radici, la sua verità.

Lasciandosi spesso trasportare dall’errore di non indagare mai la vera essenza dell’altro, ma soffermarsi soltanto alla comoda soglia dell’apparenza.

La lettura di “Veleno” fa catapultare il lettore nella visione di una vita discussa e di cui poco si conosce e per questo, spaventa. Come osserva il mondo una persona cosiddetta “psicotica”? Come si sente e cosa vive davvero? Come una persona avvolta dal grigiume degli ospedali e dalla noncuranza amorfa degli addetti ai lavori, può ritrovare stima in se stessa e nelle proprie capacità?

L’autore Andrea Ferrari è riuscito perfettamente a raccontare un mondo forse ancora troppo sconosciuto, evocando sentimenti, emozioni ed empatia nel lettore.

Uno stile semplice, comprensibile, a volte caratterizzato da brusche parole, se così possiamo definirle, ma che fanno comprendere e immaginare pienamente lo stato d’animo del protagonista.

Stupenda, a mio avviso, la copertina che solo inizialmente, risulta essere disconnessa dalla storia, ma che solo verso la fine del romanzo assume un profondo significato.

©® Copyright foto di Catia Santoni

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