Viviamo in un frullatore, dove mischiamo, amore e odio, falsità e verità, gioie e dolori.
Viviamo guardando lontano, senza sapere dove ci troviamo, con chi siamo, con chi parliamo, quali mani stringiamo.
Si vive sperando, che tutto sia calmo, che venga la pace, sorrisi di amici, fiori in un campo.
Vorremmo la vita piena di soldi, piena di tutto, baciata dal sole, abbracciata da una foglia cadente.
Viviamo d’amore, lo distruggiamo, lo infanghiamo, lo denutriamo per poi lamentarci.
Chiamiamo eroi chi ci salva la vita, poi, dopo un attimo, li insultiamo, li denigriamo.
Facciamo rivoluzioni, nel virtuale, barricate ideologiche contro il potere, senza sapere che strategia usare.
Usiamo la vita, a nostro piacere, senza guardare e nemmeno sognare un orizzonte in fondo al mare.
Poi da adulti, guardando indietro, scorgiamo macerie, odi e rancori.
Solo tardi, ci accorgiamo che la strada è breve per rimediare…
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