A proposito di lavoro e inadeguate retribuzioni

DI GERARDO D’AMICO

Chi preferirebbe 500 euro al mese, seppure da reddito di cittadinanza quindi senza lavorare, ad uno stipendio vero?

I peana “non troviamo addetti al ristorante o alle spiagge” mancano di una parte essenziale: quanto volete pagarli i vostri bagnìni o i camerieri o le donne delle pulizie?

Perché se si accontentano di quei 500 euro al mese, invece di venire a fare gli schiavi da voi, un motivo ci sarà.

Già c’è chi parla dei poveri imprenditori che certo non si possono tassare adesso che hanno ripreso a lavorare col tutto esaurito, hanno tanto sofferto nei mesi scorsi.

Altre prebende, altri sconti, altre rottamazioni: e chi paga?
Ovviamente i lavoratori dipendenti, che si vedono dimezzata la busta paga se sono sui duemila euro netti al mese. Se invece sono “straricchi” ed arrivano a 3000, si vedono una tassazione che tutto compreso arriva al 60%.

Quei lavoratori sono la maggioranza, ma subiscono (iamo) senza fiatare, e comunque la tassazione è alla fonte, niente fatture false, scontrini non fatti, detrazioni farlocche eccetera eccetera e chi rinuncia alla propria vita privata lavorando la domenica, nei festivi, all’alba o la notte per pagarsi il mutuo e mantenere la famiglia si vede solo che aumentare l’aliquota marginale. Pagando più tasse. Welcome in Italy

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