28 settembre 2003. Black out totale.
Molti romani ricorderanno ancora quel 28 settembre 2003, quando in piena notte bianca all’improvviso 500 mila persone in strada si ritrovarono al buio sotto la pioggia battente, solo per miracolo nessuno si fece male.
All’inizio si pensò a un guasto limitato alla sola città di Roma, in seguito si scoprì che l’inconveniente coinvolgeva l’intera nazione.
Era capitato qualcosa d’insolito mai avvenuto nella storia del nostro paese, l’Italia si spense come in una sorta di film catastrofico. Non funzionava niente, aeroporti e ferrovie compresi. Le uniche notizie arrivarono dalle sole radio a batteria.
Il black out totale durato circa 24 ore, creò disagi a non finire con gli ospedali costretti a usare i gruppi elettrogeni e migliaia di chiamate ai vigili del fuoco da parte di gente rimasta bloccata negli ascensori.
Il fatto che fosse capitato in piena notte contribuì ad aggravare la situazione.
In molti pensarono che l’assenza di corrente elettrica fosse la conseguenza del gran caldo, in quella che è ricordata come una delle estati più torride della storia.
Dopo parecchie ore la corrente tornò a macchia di leopardo in diverse zone d’Italia, poi lentamente la situazione si normalizzò ovunque.
In seguito i tg parlarono di un grave problema che aveva colpito la dorsale elettrica francese che forniva energia al nostro paese, poi si parlò di un albero caduto in Svizzera in un punto nevralgico per la distribuzione della corrente all’Italia, di fatto cosa sia realmente successo non lo si saprà mai.
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