Amara libertà
Maria Lucia Ferlisi
AUGH Edizioni
A volte pensiamo di aver conosciuto l’ingiustizia di essere donne in una società prettamente maschile e patriarcale. Ma non ci rendiamo conto del cammino percorso. Leggendo questo romanzo di Maria Lucia Ferlisi mi sono accorta di quanti passi in avanti siano stati fatti e quanti soprusi e prevaricazioni abbiamo subito nel corso dei secoli.
Il romanzo è ambientato nella Sicilia della seconda metà dell’800. La protagonista è una donna coraggiosa e fiera, un bellissimo personaggio femminile. Angela, si chiama, non ha timore degli uomini, li guarda dritto negli occhi, ha desideri e visioni di futuro. Vuole crearsi un’ occupazione, sogna. Ma la società del tempo è talmente retrograda e arcaica, fissata su parametri prestabiliti e vetusti, che uomini e donne ne sono schiavi, vittime e carnefici. Si muovono dentro una prigione invisibile, impastata di pregiudizi.
Nonostante il suo coraggio, subirà ogni ignominia, sola contro un mondo che sente non appartenerle più. La storia individuale si dipana all’interno della grande Storia, con lo sbarco di Garibaldi e la conseguente ondata di speranza che accende una luce nell’animo dei Siciliani. Unità sarà il nome della piccola nata e niente sarà più come prima. Il desiderio di affrancarsi dalla gabbia sociale cresce nella gente, cambia l’esistenza delle persone e della nostra protagonista.
In certi casi l’unica scelta è il distacco.
Perché non sempre siamo la terra che ci ha generato, siamo fatti di idee e di desiderio, di intelligenza e di cuore. Abbiamo spazi e orizzonti negli occhi e questo vale per tutti, uomini e donne, ma non siamo tutti uguali.
Un bel romanzo, che consiglio di leggere, scritto con ironia e leggerezza, nonostante i temi trattati.
E un pizzico di amarezza, come recita il titolo, perché la libertà non dovrebbe mai avere un prezzo così alto!
Immagine tratta dal web
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