Aumentano i contagi in Europa: da Bruxelles 100 milioni di euro per i test rapidi

DI ELENA CAVALLONE
Aumento delle infezioni, aumento dei ricoveri, aumento del numero di morti in quasi tutta Europa.

“Dobbiamo agire insieme, nessuno Stato membro uscirà in sicurezza dalla crisi finché tutti non lo faranno ed è per questo che ci sentirete sottolineare la necessità di cooperazione, coordinamento e solidarietà”, ha affermato mercoledì Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea, prima di annunciare un piano europeo per coordinare la risposta alla seconda ondata di Covid-19 che sta attraversando l’UE.

Si prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per i test rapidi, in modo da ottenere risultati in poche ore e non in giorni.

Annunciate anche una serie di proposte tecniche per migliorare il coordinamento tra i 27 in risposta alla pandemia, in particolare chiedendo alle capitali di condividere maggiori e migliori informazioni epidemiologiche con l’ECDC (il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie).

La Presidente ha anche ribadito le strategie da seguire: puntare sulla vaccinazione e cercare di comunicare efficacemente ai cittadini, mentre ha affermato che a novembre la Commissione europea presenterà una strategia comune sulle quarantene per coordinare le mosse tra le capitali europee.

“La situazione è molto grave e rischia di peggiorare se non prendiamo misure più urgenti e drastiche, il futuro è davvero nelle nostre mani- spiega Peter Piot, consigliere speciale della presidente della Commissione U- I numeri sono davvero preoccupanti. Non dimentichiamoci mai che si tratta di persone reali. Quando diciamo che ci sono un milione di contagiati nell’Unione europea e che aumentano i decessi, significa che ogni giorno muoiono mille europei a causa del Covid e si tratta di persone reali “.

Intervistato da Euronews il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha difeso di le decisioni prese in estate per allentare le restrizioni.

“Col senno di poi è vero che non si può dire che sia stato fatto tutto in modo perfetto. Questo è certo, ma allo stesso tempi ricordiamoci che la situazione a giugno e a luglio in molti paesi si era stabilizzata in termini di contagi. C’era grande attesa, soprattutto da parte degli attori economici, per poter riavviare la vita sociale ed economica”.

Giovedì i capi di Stato e di governo dei Paesi Ue terranno una videoconferenza informale per affrontare “la necessità di intensificare lo sforzo collettivo dispiegato per combattere la pandemia.

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